Qual è il miglior vino per le lasagne al forno?
Le lasagne al forno sono un simbolo della cucina italiana, un piatto ricco e saporito che merita il giusto abbinamento enologico. Ma quale vino per lasagne scegliere? Dipende dagli ingredienti!
Abbinamento lasagne al forno – Vino rosso, bianco o bollicine?
Lasagne alla Bolognese (ragù di carne e besciamella)
Il miglior abbinamento è un rosso morbido ed equilibrato, come:- Merlot Veneto IGT – Con tannini delicati e note fruttate, si sposa perfettamente con la ricchezza della lasagna.
Lasagne bianche (con verdure, funghi o formaggi delicati)
Un vino bianco strutturato è l’ideale:- Pinot Grigio delle Venezie DOC – Fresco e aromatico, perfetto per lasagne leggere e cremose.
Lasagne di pesce o delicate
Qui le bollicine sono un’ottima scelta, perché donano freschezza e leggerezza al piatto:- Prosecco Extra Brut Millesimato – Elegante e minerale, contrasta la cremosità della besciamella senza coprire i sapori.
Lasagne e vino: l’abbinamento perfetto
Il segreto di un buon abbinamento lasagne al forno-vino è trovare il giusto equilibrio tra struttura e freschezza. Se la lasagna è ricca e saporita, meglio un rosso morbido. Se è più delicata, un bianco o un Prosecco possono essere perfetti!
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La scelta del biologico
L’applicazione del metodo biologico confluisce un chiaro valore aggiunto nella produzione di vini di qualità ed è segno di una maggiore consapevolezza nei confronti della salvaguardia del patrimonio territoriale.
La cura delle nostre uve si concentra, al contrario di quanto fatto dalle aziende che non applicano il metodo biologico, nell’abolizione dei pesticidi,i quali tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio naturale, necessario a produrre i migliori frutti del territorio.
Le uve, una volta raggiunta la maturità organolettica, vengono raccolte verso la metà di settembre e nel percorso di vinificazione, in osservanza dei parametri stabiliti dal disciplinare emanato dal Consorzio di Tutela, non vengono contemplate la concentrazione parziale a freddo e l’eliminazione dell’anidride solforosa con procedimenti fisici, così da offrire vini di qualità e che impattano in modo positivo sulla salute delle persone.
Il vino biologico deriva da un metodo di coltivazione regolamentato in modo ben preciso dai Reg. CE 834/07 e Reg. CE 889/08. Dal 1 agosto 2012 è inoltre entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che, oltre a dettagliare le tecniche di vinificazione biologica e i coadiuvanti enologici, ammette l’apposizione in etichetta della dicitura “vino biologico” che sostituisce la precedente “vino da uve biologiche”.
Perchè scegliere il vino biologico
L’applicazione del metodo biologico confluisce un chiaro valore aggiunto nella produzione di vini di qualità ed è segno di una maggiore consapevolezza nei confronti della salvaguardia del patrimonio territoriale.
La cura delle nostre uve si concentra, al contrario di quanto fatto dalle aziende che non applicano il metodo biologico, nell’abolizione dei pesticidi, i quali tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio naturale, necessario a produrre i migliori frutti del territorio.
Le uve, una volta raggiunta la maturità organolettica, vengono raccolte verso la metà di settembre e nel percorso di vinificazione, in osservanza dei parametri stabiliti dal disciplinare emanato dal Consorzio di Tutela, non sono contemplate la concentrazione parziale a freddo e l’eliminazione dell’anidride solforosa con procedimenti fisici, così da offrire vini qualitativamente superiori e che impattano in modo positivo sulla salute delle persone.
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Agricoltura biologica
La scelta aziendale di adottare metodi di agricoltura biologica è frutto della volontà di voler salvaguardare e valorizzare le risorse naturali, fornendo una scelta di consumo salutare alle persone.
Il nostro vino biologico deriva da un metodo di coltivazione che rispetta i dettami contenuti nei regolamenti CE 834/07 e CE 889/08 ai sensi dei quali sono aboliti prodotti chimici di sintesi in vigna che tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio necessario per produrre uve eccellenti.
Inoltre, dal 1 agosto 2012 è entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che, oltre a dettagliare le tecniche di vinificazione biologica e i coadiuvanti enologici, ammette l’apposizione in etichetta della dicitura “vino biologico” che sostituisce la precedente “vino da uve biologiche”.