Il mercato del vino biologico ha raccolto ottimi risultati nell’ultimo anno, con tassi di crescita positivi. Scopri nel dettaglio le evidenze, le cause e l’analisi dei report 2021.
I risultati generali dell’Osservatorio SANA 2021
Secondo i risultati illustrati nel report SANA 2021 le vendite nel settore food and beverage biologico sono aumentate di ben il 5% rispetto all’anno precedente. In termini pratici, si stima che il settore abbia generato introiti per ben 4,6 miliardi di euro. Ciò che stupisce è come il biologico stia proseguendo il proprio cammino per assestarsi come scelta dominante. Infatti, nell’ultimo decennio si è assistito ad una crescita del 133% e, dati alla mano, non appare azzardato affermare che nei prossimi anni si possa verificare un ulteriore e decisivo scatto in avanti.
Il mercato del vino biologico nel 2021
Nel panorama del settore food and beverage biologico, il vino rappresenta un elemento molto rilevante e in costante crescita. Nel 2021 il valore del vino biologico ha toccato cifra 50 milioni di euro, con un incremento stimato dei consumi interni del 60% negli ultimi tre anni. Se da un lato sempre più consumatori si stanno orientando verso questa scelta consapevole, dall’altro moltissimi produttori scelgono al giorno d’oggi metodi di produzione sostenibili. Secondo i dati Sinab, infatti, l’Italia conta un’incidenza sulla superficie vitata biologica complessiva di oltre il 20%, con una crescita di produzione di vino biologico del 110% nell’ultima decade.
Leve d’acquisto del vino biologico
Tra i diversi driver che contraddistinguono la crescita del settore non deve essere tralasciata la consapevolezza crescente delle persone nei confronti di temi quali il consumo salutare e la sostenibilità ambientale. Infatti, il vino biologico risponde positivamente alle richieste di questa tipologia di consumatore. Il valore etico del biologico è dunque da considerarsi uno tra i driver che spingono i consumatori a compiere questa transizione green: appare evidente che l’essere biologico rappresenta un forte valore aggiunto per il vino.
In parallelo si deve considerare l’impatto che la recente pandemia ha avuto sulla sensibilità delle persone. Se da una parte una grande porzione di user bio ha mantenuto costante (se non innalzato) la quantità di prodotti biologici acquistati, dall’altra non si può che non sottolineare come molte persone si stiano avvicinando a questo mondo, consci dell’importanza crescente del consumo salutare. Infine, per quanto riguarda la provenienza, si segnala come molti consumatori abbiano dichiarato durante il questionario dell’Osservatorio SANA 2021 di ritenere il made in Italy e la regolamentazione europea del biologico un caposaldo delle proprie scelte di consumo.
Considerazioni finali in ottica futura
I dati parlano chiaro: il biologico rappresenta ad oggi un’ottima alternativa di consumo. Con ogni probabilità, se le previsioni verranno rispettate, non è utopistico ritenere plausibile un cambio di paradigma. Certamente, il passaggio appare complicato e il percorso tortuoso, ma il processo di conversione è da attuarsi gradualmente e con estrema sensibilità.
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