Il Prosecco Biologico non rappresenta una moda di mercato passeggera, bensì una scelta consapevole atta a preservare la natura e la salute delle persone. Scopri perché dovresti preferirlo!
Prosecco Biologico: il gusto di un prodotto salutare
Le aziende produttrici che adottano metodi di agricoltura biologica sono consapevoli della necessità di salvaguardare e valorizzare le risorse naturali, fornendo una scelta di consumo salutare alle persone. Il metodo biologico conferisce un valore aggiunto nella produzione del Prosecco. Oltre ciò, è segnale di una maggiore consapevolezza nei confronti della salvaguardia del patrimonio territoriale. Inoltre, rispetto alle aziende che non applicano il metodo biologico, la cura delle uve è molto più meticolosa. Infatti, sono aboliti i pesticidi, i quali tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio naturale, necessario a produrre i migliori frutti del territorio. In aggiunta, nel percorso di vinificazione, in osservanza dei parametri stabiliti dal disciplinare emanato dal Consorzio di Tutela, non sono contemplate la concentrazione parziale a freddo e l’eliminazione dell’anidride solforosa con procedimenti fisici. In questo modo viene offerto al consumatore un prodotto di alta qualità, salutare e sostenibile.
Prosecco Biologico: la qualità certificata
Il Prosecco Biologico deriva da un metodo di coltivazione che rispetta i dettami contenuti nei regolamenti CE 834/07 e CE 889/08. Secondo la normativa, sono aboliti i prodotti chimici di sintesi in vigna che tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio necessario per produrre uve eccellenti. Inoltre, dal 1 agosto 2012 è entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che, oltre a dettagliare le tecniche di vinificazione biologica e i coadiuvanti enologici, ammette l’apposizione in etichetta della dicitura “vino biologico” che sostituisce la precedente “vino da uve biologiche”. In aggiunta, si precisa che ad essere certificato a livello europeo è solo il vino Biologico. Infatti, le altre qualità, inclusa la variante convenzionale, risultano non essere certificate. Non a caso, l’apposizione in etichetta del logo biologico da parte delle autorità europee rappresenta la giusta ricompensa per gli sforzi (non solo economici) dei produttori nel tentativo di offrire vini di altissima qualità, nel rispetto dell’ecosistema naturale e della salute delle persone.
Il Prosecco: rappresentare un territorio in modo sostenibile
Il Prosecco, gemma del panorama vinicolo italiano, rappresenta notoriamente il Veneto, soprattutto la sponda sinistra del Piave, nella zona tra Valdobbiadene e Conegliano. Nel corso degli anni il ministero dell’Agricoltura ha cercato di tutelare il prodotto e la zona di provenienza, attraverso l’introduzione della denominazione di origine. Aggiungere ad un prodotto come il Prosecco, già di per sé sinonimo di qualità, la certificazione biologica significa creare un connubio vincente. Infatti, oltre la qualità incrementale intrinseca al prodotto, si deve considerare l’abbattimento delle tecniche dannose incluse nel ” metodo convenzionale” e la salubrità finale del prodotto.