Molto spesso accade che Prosecco DOC e Spumante vengano volgarmente confusi e considerati sinonimi: in questo approfondimento scopriamo quali sono le marcate differenze e cosa invece li accomuna.

Lo Spumante: una categoria di vini

I vini ottenuti attraverso la prima o la seconda fermentazione di uve selezionate vengono racchiusi nella categoria “Spumanti”.  Questa tipologia di vini si distingue per le cosiddette “bollicine”, sviluppate dall’anidride carbonica all’apertura della bottiglia e provenienti dalla seconda fermentazione. Infatti, in questa fase, definita “presa di schiuma”, gli zuccheri si trasformano in alcol etilico e anidride carbonica e quest’ultima rimane intrappolata nella bottiglia fino all’apertura. In aggiunta, la seconda fermentazione definisce il metodo con il quale lo spumante viene prodotto: se questa avviene direttamente in bottiglia si parla di “metodo classico” invece se viene utilizzata l’autoclave di metodo Martinotti o Charmat.

Il Prosecco DOC: il vino definito da un preciso disciplinare

Per ottenere la denominazione Prosecco DOC devono essere seguite le istruzioni del rigoroso disciplinare che definisce il tipo di uvaggio consentito, le aree di produzione, le norme per la vinificazione e l’etichettatura. I disciplinari delle denominazioni di origine assicurano che la produzione del Prosecco DOC rispecchi la massima espressione di qualità e la selezione esclusiva delle migliori uve del vitigno glera. Tra le diverse tipologie di Prosecco DOC l’Extra Dry e il Brut sono le più conosciute e ammirate. In aggiunta, la provincia di Treviso e le altre province del Veneto ospitano in larga parte la fase produttiva del Doc Prosecco. Infine, l’elevato volume di consumi e i numerosi premi certificano il grande successo del Prosecco.

Le differenze e i punti in comune

Lo Spumante e il Prosecco vengono considerati erroneamente sinonimi. Infatti, il primo raccoglie una categoria di vini, il secondo è invece un vino bianco che può essere prodotto in diverse varianti. A differenziarli è soprattutto la tipologia di vigneto utilizzato e il metodo di spumantizzazione. Invece, i punti in comune sono rinvenibili nelle varietà disponibili che dipendono dal livello di zuccheri presenti. Infatti, possiamo ritrovare sia lo Spumante che il Prosecco di tipologia Brut, Extra Brut, Dry, Extra Dry, Demi-Sec. In conclusione, si può affermare che il Prosecco DOC può essere uno Spumante ma non necessariamente. Dunque, l’ampio ventaglio di varianti del Prosecco consentono di poterlo abbinare con gli antipasti, a tutto pasto e addirittura con i dolci.

Staffilo Bottiglia extra dry millessimato

Prosecco
DOC Extra dry Millesimato

€ 9,80

Vino biologico

Dal perlage fine e persistente, inebriato di profumi floreali di ginestra e genziana con un nota vegetale di salvia e mentuccia, ravvivato da aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero.