L’uva Prosecco: arte, maestria ed esperienza che si fondono insieme. Scopri di più sull’origine dell’uva Prosecco, sul vitigno che caratterizza il Prosecco e sulla normativa vigente in materia.

L’origine dell’uva Prosecco

L’uva Prosecco, caratterizzata dalla bacca bianca, è ritenuta provenire dal comune di Prosecco, zona periferica di Trieste. Ivi veniva indicata con il nome Glera. Il vitigno si è diffuso dapprima nella zona dei Colli Euganei (con il nome Serprina), poi verso nord, nella zona attualmente più rinomata per il Prosecco. Invero, vi è chi ritiene possa aver compiuto il percorso opposto. Seppur plausibile, questa teoria sarebbe smentita dai fatti. Ad oggi, il territorio privilegiato è sulla sponda sinistra del Piave, nella zona tra Valdobbiadene e Conegliano. In aggiunta, anche nel resto del Veneto e in Friuli si contano produzioni di Prosecco di qualità.

Il vitigno

Ad oggi è distinto in ben cinque biotipi principali: il Prosecco Tondo ed il Prosecco Lungo, i più utilizzati e differenti per forma dell’acino; il Prosecco Balbi, il Prosecco Peccol Rosso e il Prosecco Rosa (presente in Dalmazia). Il vitigno si presenta con grappoli lunghi di dimensioni medio-grandi e a forma piramidale, alati e con densità a spargolo. Le bacche sono di forma sferica, con bucce pruinose, spesse e di colore giallo paglierino. La coltivazione si esegue nelle zone collinari, in ambienti non secchi. Sono ricorrenti potature frequenti e stagionali che favoriscono i sistemi di allevamento a controspalliera. Il vitigno soffre la siccità e le gelate primaverile, l’oidio e la peronospora, gli acari, la tignola e le cicaline. Nonostante ciò, ha un’ottima resistenza alle muffe.

La normativa sull’uva Prosecco

Il Vitigno Prosecco, ora denominato Vitigno Glera, è la base su cui si fonda l’esistenza del Prosecco, vino bianco a Denominazione di Origine Controllata prodotto in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. La transazione che ha permesso di distinguere il vino dal vitigno crea ancora molta difficoltà nei consumatori. Infatti, non di rado, le persone associano il termine “Glera” al vino, tra l’altro con un’accezione non propriamente positiva. La scelta normativa, sul piano tecnico, rappresenta un passo importante per distinguere vino e vitigno: resta al consumatore l’onore di informarsi maggiormente sul tema.

Il risultato della produzione

Dopo aver eseguito le diverse fasi della produzione del Prosecco, ecco il prodotto finale: una gemma del territorio italiano, riconosciuta a livello mondiale. Un Prosecco DOC di alta qualità si riconosce per le sue caratteristiche peculiari: il perlage fine e persistente, i profumi floreali di ginestra e genziana, gli aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato risulta morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero. Infine, grazie alle sue qualità, il Prosecco è molto versatile negli abbinamenti enogastronomici.

Staffilo Bottiglia extra dry millessimato

Prosecco
DOC Extra dry Millesimato

€ 12,90 (spedizione gratuita)

Vino biologico

Dal perlage fine e persistente, inebriato di profumi floreali di ginestra e genziana con un nota vegetale di salvia e mentuccia, ravvivato da aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero.