natale Archivi - Staffilo Prosecco DOC e Vini Biologici Sat, 09 Dec 2023 10:13:55 +0000 it-IT hourly 1 https://www.staffilo.it/wp-content/uploads/2024/06/cropped-cropped-icona-BLACK-1-32x32.jpg natale Archivi - Staffilo 32 32 Gamberi al Pinot Grigio: una ricetta facile, veloce e sfiziosa https://www.staffilo.it/blog/non-categorizzato/gamberi-al-pinot-grigio-una-ricetta-facile-veloce-e-sfiziosa/ Mon, 03 Jan 2022 13:14:37 +0000 https://www.staffilo.it/?p=3097 Il Pinot Grigio, fermo molto apprezzato per il suo sapore persistente, si esalta quando viene accoppiato con i gamberi. Scopri come realizzare celermente degli sfiziosi gamberi al Pinot Grigio.
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Il Pinot Grigio, fermo molto apprezzato per il suo sapore persistente, si esalta quando viene accoppiato con i gamberi. Scopri come realizzare celermente degli sfiziosi gamberi al Pinot Grigio.

Pinot Grigio: perché accoppiarlo ai gamberi

Il Pinot Grigio si contraddistingue per essere un vino equilibrato, caratteristica che gli consente di essere versatile negli abbinamenti. In aggiunta, grazie al binomio sapido-minerale, risulta al palato asciutto, pieno e vellutato. Infine, i ritorni olfattivi sono alquanto singolari, infatti, ad essere messi in luce sono il profumo intenso di frutta fresca, le delicate note floreali e le erbe aromatiche.

Gamberi al Pinot: gli ingredienti necessari

Realizzare la ricetta “Gamberi al Pinot” risulta essere alla portata di tutti e, nella sua realizzazione, prevede l’impiego di circa 20 minuti.

Nello specifico sono richiesti per 4 persone:

  • 12 Gamberi
  • 200 grammi di sedano
  • mezzo bicchiere di Pinot
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • prezzemolo, sale, scalogna, carote q.b

Gamberi al Pinot Grigio: la realizzazione in 10 step

  1. Sgusciare i gamberi e far rosolare le teste e le carcasse con spicchi d’aglio nell’olio;
  2. Aggiungere in pentola il sedano, la carota e lo scalogno (tagliato a dadini);
  3. Versare l’acqua portata a bollore;
  4. Unire il prezzemolo;
  5. Far restringere il brodo di pesce della metà;
  6. Filtrare il brodo;
  7. Riportare a bollore;
  8. Aggiungere del vino bianco;
  9. Aggiungere i gamberi e aggiustare di sapore;
  10. Lasciar cuocere per circa 5 minuti e servire.

Il Pinot Biologico: perfetto sia in cottura che in abbinamento

Il Pinot Grigio Biologico risulta essere un vino dalle spiccate qualità e dall’abbinamento versatile. In primis, l’essere ottenuto da uve  derivanti al 100% da agricoltura biologica consente sia di preservare l’ambiente che dar vita a un prodotto salutare, massima espressione della terra. Per le sue caratteristiche organolettiche, dunque, si presta molto bene sia in accompagnamento della ricetta che come parte integrante di essa.

PINOT
GRIGIO DELLE VENEZIE DOC

€ 11,90

Vino biologico

Dal colore giallo paglierino intenso, inebriato di profumi fruttati con sentori di pesca e albicocca, ravvivato dagli aromi di frutta tropicale e dalle note di fiori di campo. Al palato asciutto, pieno e vellutato. Sapore gradevolmente persistente.

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Prosecco DOC e crema allo zabaione: la guarnizione del Pandoro https://www.staffilo.it/blog/prosecco/prosecco-doc-e-crema-allo-zabaione-la-guarnizione-del-pandoro/ Wed, 30 Dec 2020 09:17:38 +0000 https://www.staffilo.it/?p=1938 L'articolo Prosecco DOC e crema allo zabaione: la guarnizione del Pandoro proviene da Staffilo.

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Tuorli d’uovo, zucchero e un flute di Prosecco DOC: pochi ingredienti per un Pandoro guarnito a regola d’arte.

In questa guida scoprirai come stupire i palati più fini durante il pranzo di Natale o il cenone di San Silvestro con la rivisitazione in chiave moderna dell’antica ricetta della crema allo zabaione.

Le origini della guarnizione per dessert

La leggenda vuole che la ricetta originale sia da attribuire al frate francescano Pasquale de Baylon, santo spagnolo protettore dei cuochi. Le donne di Torino del ‘500 si presentavano da Padre Pasquale, insoddisfatte dei mariti “addormentati” chiedendo un aiuto. Il Padre prescriveva loro un afrodisiaco naturale a base di tuorlo d’uovo, zucchero e liquore Marsala. Il successo della ricetta fu tale che le signore iniziarono a tramandare alle figlie il segreto per risvegliare i mariti. La ricetta divenne così conosciuta da uscire dai confini sabaudi e diffondersi in tutta Italia. La locuzione “zabaione” sembra derivi da “sambajon”, termine che si riconduce al Santo di Baylon ovvero Padre Pasquale.

Rivendicazioni sulle origini dello zabaione

Sono molti gli aneddoti che riguardano la crema per dessert e la sua origine geografica. Venezia ne rivendica la paternità asserendo che già nel XVII secolo fosse pratica diffusa la preparazione di una bevanda chiamata “zabaja” aromatizzata con vino dolce di Cipro. In aggiunta, l’Emilia ritiene che la nascita dello zabaione sia dovuta al fatto che il capitano Giovanni Baglioni mandò i suoi soldati alla ricerca di cibo e ciò che riportano furono proprio gli ingredienti della ricetta tradizionale.

La variante della crema allo zabaione al Prosecco DOC

Lo zabaione tendenzialmente viene preparato con vino liquoroso come marsala vin santo toscano. La sperimentazione in cucina ha voluto che la crema venisse realizzata con il Prosecco. La scelta ottimale ricadrebbe su un Prosecco Doc Extra Dry, infatti, grazie ai profumi floreali di ginestra e genziana e gli aromi fruttati, conferisce un gusto inconfondibile e un’ottima consistenza allo zabaione.

I segreti di un perfetto zabaione

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 tuorli d’uovo
  • 120 gr di zucchero
  • un bel bicchiere di Prosecco Doc Extra Dry

La prima cosa da fare è porre del ghiaccio in una ciotola e riporla in frigorifero, così da averla subito pronta all’occorrenza.

Successivamente versare in un pentolino il Prosecco Doc e aggiungere metà della dose di zucchero. Scaldare il composto ponendo attenzione a non far evaporare il vino, se accadesse la gradazione alcolica dello zabaione ne risentirebbe e di conseguenza il gusto non sarebbe lo stesso.

Giunti a questo punto, porre i tuorli in un recipiente e amalgamare con la frusta la parte restante di zucchero. Non aggiungere il vino finché non si è ottenuto un composto omogeneo.

In aggiunta, unire rapidamente la parte rimanente del Prosecco Doc mescolando con la frusta e cuocendo tutto a bagnomaria, continuando ad amalgamare. Si dovrebbe notare la perdita della schiuma e l’ispessimento della crema.

Continuare a usare la frusta finché non sarà aumentato il volume e la temperatura avrà raggiunto circa gli 80-85 gradi. Lo zabaione quando è pronto rilascia un segnale, infatti, se non disponete di un termometro da cucina, noterete che la frusta lascerà dei solchi e vi sarà la formazione delle righe.

Infine, riprendere la ciotola con il ghiaccio e porne un’altra sopra. Ora, versare lo zabaione all’interno e mescolare per un paio di minuti in modo da farlo raffreddare velocemente ed evitare la formazione della pellicina, non molto congeniale alla vista.

Un consiglio per uno zabaione da capogiro

Per ottenere uno zabaione dal colore intenso è prassi utilizzare tuorli provenienti da uova a pasta gialla. Lo zucchero di canna può sostituire quello semolato, in base al gusto dell’autore della crema. Infine, se preferito, mescolando la crema pasticcera allo zabaione si dimezzerà la gradazione alcolica di quest’ultimo.

Lo zabaione è pronto a essere il vero protagonista del dessert. Abbinalo ai tradizionali dolci delle feste, in particolare al Pandoro.

…e non dimenticarti di abbinare un buon flute di Prosecco Rosé!

 

 

 

 

 

Staffilo Bottiglia extra dry millessimato

Prosecco
DOC Extra dry Millesimato

€ 9,80

Vino biologico

Dal perlage fine e persistente, inebriato di profumi floreali di ginestra e genziana con un nota vegetale di salvia e mentuccia, ravvivato da aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero.

Staffilo Bottiglia Rosé extra dry

Prosecco
DOC Rosé Extra Dry

€ 10,80

Vino biologico

Staffilo Prosecco DOC Rosé è composto da un blend di uve Glera e Pinot Noir esclusivamente biologiche.

Il colore rosa tenue e le fini bollicine gli conferiscono un aspetto gradevole e luminoso, le note floreali di petali di rosa, peonia e il suo bouquet fruttato una raffinatezza nell’equilibrio e nei ritorni olfattivi con un gusto avvolgente e delicato. Consigliamo di servire il nostro Prosecco DOC Rosé ad una temperatura di circa 6-8° C in abbinamento a crudité di pesce o con gamberoni dell’Adriatico in tempura accompagnati da insalatina di finocchi e arance.  

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Il menù natalizio: abbinare il prosecco rosé a pandoro e panettone https://www.staffilo.it/blog/prosecco/il-menu-natalizio-abbinare-il-prosecco-rose-a-pandoro-e-panettone/ Tue, 22 Dec 2020 08:46:57 +0000 https://www.staffilo.it/?p=1936 L'articolo Il menù natalizio: abbinare il prosecco rosé a pandoro e panettone proviene da Staffilo.

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Il Prosecco Rosé, composto da un blend di uve del vitigno Glera e Pinot Nero, si abbina molto bene al Pandoro e al Panettone.                                                                                                                                                             

Infatti, oltre esser servito con la pasticceria secca, può accompagnare le due tipiche espressioni artigianali sopra citate creando una raffinata sintonia. Durante il pranzo di Natale o il Cenone è importante, per dar vigore all’atmosfera natalizia, l’equilibrio enogastronomico tra prodotti tipici del territorio e il vino.

Prosecco Rosé

Questa nuova tipologia di Prosecco ha attirato fin da subito i consumatori per il suo aspetto affascinante. Il colore rosa tenue e le bollicine gli conferiscono un aspetto gradevole, la sinfonia di sentori di pesca un gusto avvolgente e delicato al contempo. 

Il Prosecco Doc Rosè Biologico è una delle versioni più raffinate, delicate e salutari del prodotto. Si tratta di uno spumante composto da un mix di uve del vitigno Glera e Pinot Noir che incanta con il suo colore che rimanda alla rosa peonia. Al palato risulta armonioso e dissetante e la versatilità negli abbinamenti è uno dei suoi punti a favore.

Grazie a queste proprietà organolettiche, si abbina ai due must have del menù natalizio: il Pandoro e il Panettone.

Il Pandoro

L’atmosfera magica che si crea a tavola durante il Natale è spesso arricchita dal tipico dolce veronese. Dalla pasta soffice e di colore dorato è spesso culmine del menù natalizio. La tradizione vuole che abbia origini antiche e venisse servito nelle tavole dei ricchi veneziani. La ricetta moderna del Pandoro risale all’Ottocento ed è l’evoluzione del “Nadalin”, altro tipico dolce veronese.

Il Pandoro tradizionale è servito senza guarnizioni, come il Panettone.  Le pratiche culinarie degli ultimi anni hanno visto nascere l’abitudine di farcirlo con la crema pasticcera o con il cioccolato. Una ricetta, senz’altro curiosa ma dall’estremo gusto, prevede la realizzazione della crema allo zabaione al Prosecco come guarnizione del Pandoro.

Il Panettone

Il tipico dolce milanese legato al Natale è ottenuto da un impasto lievitato a base di acqua, farina, burro e uova al quale si aggiunge frutta candita, scorzette di arancio, cedro e uvetta. La tradizione vuole che nell’antichità il Panettone fosse fatto in casa e, terminata la preparazione, fosse incisa una croce con il coltello. Infatti, questa pratica era vista come buon auspicio per l’anno nuovo ed era antecedente alla cerimonia del “ceppo”. Ivi, veniva consumato il Panettone e il capo famiglia, dopo aver bevuto un sorso di vino, lo versava sul ceppo di quercia posato sul camino. Questo rito collegava il dolce e il vino all’auspicio di un anno migliore.

Differenze tra il Pandoro e il Panettone

La differenza sostanziale consiste nel tipo di lavorazione e nei tempi di lievitazione. Infatti, il Panettone è composto da lievito madre mentre il Pandoro anche da lievito di birra. Per quanto riguarda la lievitazione, quella del Panettone dura  circa 2-3 giorni mentre per il Pandoro bastano 18-36 ore. Cambiano anche gli aromi, più fruttati quelli del Panettone, vanigliati quelli del Pandoro. La pasta di quest’ultimo è più dolce e morbida rispetto al Panettone, oltre che di un colore giallo più vivace.

Un ottimo connubio di gusti

Nell’abbinamento con il Pandoro e il Panettone, un vino come il Prosecco Rosé esalta la leggerezza, la freschezza e la vivacità che lo contraddistinguono. Riesce a calmierare le tendenze più dolciastre del Pandoro e il gusto più deciso del Panettone.

Senza il Pandoro o il Panettone si dice non vi sia Natale ma senza un buon vino d’accompagnamento stupire i palati più esigenti risulta estremamente difficile.

 

 

 

 

 

Staffilo Bottiglia Rosé extra dry

Prosecco
DOC Rosé Extra Dry

€ 10,80

Vino biologico

Staffilo Prosecco DOC Rosé è composto da un blend di uve Glera e Pinot Noir esclusivamente biologiche.

Il colore rosa tenue e le fini bollicine gli conferiscono un aspetto gradevole e luminoso, le note floreali di petali di rosa, peonia e il suo bouquet fruttato una raffinatezza nell’equilibrio e nei ritorni olfattivi con un gusto avvolgente e delicato. Consigliamo di servire il nostro Prosecco DOC Rosé ad una temperatura di circa 6-8° C in abbinamento a crudité di pesce o con gamberoni dell’Adriatico in tempura accompagnati da insalatina di finocchi e arance.  

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