Che vino abbinare con i salumi?
Un tagliere di salumi è l’antipasto perfetto per ogni occasione, ma per esaltarne i sapori serve il giusto vino per antipasti. La scelta dipende dalla tipologia di salume: più è saporito e grasso, più il vino dovrà avere freschezza e acidità per bilanciare il gusto.
Vino e salumi: gli abbinamenti migliori
Salumi delicati (prosciutto crudo, speck, bresaola)
- Prosecco Extra Brut Millesimato – Le sue bollicine eleganti e la freschezza equilibrano la dolcezza del prosciutto crudo e la sapidità dello speck.
- Pinot Grigio delle Venezie DOC – Perfetto con bresaola e carpacci, grazie alla sua acidità e leggerezza.
Salumi stagionati e saporiti (salame, soppressata, capocollo)
- Merlot Veneto IGT – Morbido e fruttato, esalta il gusto intenso di salami e insaccati stagionati.
Salumi speziati e affumicati (salsiccia stagionata, speck, pancetta affumicata)
- Prosecco Extra Dry Millesimato – Le sue note fruttate creano un perfetto equilibrio con la sapidità e il leggero sentore affumicato di alcuni salumi.
Vino e tagliere: l’abbinamento perfetto
Quando si parla di vino e salumi, la chiave è l’equilibrio: un vino troppo tannico rischia di coprire il sapore dei salumi, mentre un vino troppo leggero potrebbe risultare poco incisivo. Con un tagliere misto, la soluzione migliore è un Prosecco Extra Brut o un Pinot Grigio, perfetti per accompagnare sia salumi delicati che più saporiti.
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La scelta del biologico
L’applicazione del metodo biologico confluisce un chiaro valore aggiunto nella produzione di vini di qualità ed è segno di una maggiore consapevolezza nei confronti della salvaguardia del patrimonio territoriale.
La cura delle nostre uve si concentra, al contrario di quanto fatto dalle aziende che non applicano il metodo biologico, nell’abolizione dei pesticidi,i quali tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio naturale, necessario a produrre i migliori frutti del territorio.
Le uve, una volta raggiunta la maturità organolettica, vengono raccolte verso la metà di settembre e nel percorso di vinificazione, in osservanza dei parametri stabiliti dal disciplinare emanato dal Consorzio di Tutela, non vengono contemplate la concentrazione parziale a freddo e l’eliminazione dell’anidride solforosa con procedimenti fisici, così da offrire vini di qualità e che impattano in modo positivo sulla salute delle persone.
Il vino biologico deriva da un metodo di coltivazione regolamentato in modo ben preciso dai Reg. CE 834/07 e Reg. CE 889/08. Dal 1 agosto 2012 è inoltre entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che, oltre a dettagliare le tecniche di vinificazione biologica e i coadiuvanti enologici, ammette l’apposizione in etichetta della dicitura “vino biologico” che sostituisce la precedente “vino da uve biologiche”.
Perchè scegliere il vino biologico
L’applicazione del metodo biologico confluisce un chiaro valore aggiunto nella produzione di vini di qualità ed è segno di una maggiore consapevolezza nei confronti della salvaguardia del patrimonio territoriale.
La cura delle nostre uve si concentra, al contrario di quanto fatto dalle aziende che non applicano il metodo biologico, nell’abolizione dei pesticidi, i quali tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio naturale, necessario a produrre i migliori frutti del territorio.
Le uve, una volta raggiunta la maturità organolettica, vengono raccolte verso la metà di settembre e nel percorso di vinificazione, in osservanza dei parametri stabiliti dal disciplinare emanato dal Consorzio di Tutela, non sono contemplate la concentrazione parziale a freddo e l’eliminazione dell’anidride solforosa con procedimenti fisici, così da offrire vini qualitativamente superiori e che impattano in modo positivo sulla salute delle persone.
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Agricoltura biologica
La scelta aziendale di adottare metodi di agricoltura biologica è frutto della volontà di voler salvaguardare e valorizzare le risorse naturali, fornendo una scelta di consumo salutare alle persone.
Il nostro vino biologico deriva da un metodo di coltivazione che rispetta i dettami contenuti nei regolamenti CE 834/07 e CE 889/08 ai sensi dei quali sono aboliti prodotti chimici di sintesi in vigna che tendono ad impoverire e danneggiare l’equilibrio necessario per produrre uve eccellenti.
Inoltre, dal 1 agosto 2012 è entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che, oltre a dettagliare le tecniche di vinificazione biologica e i coadiuvanti enologici, ammette l’apposizione in etichetta della dicitura “vino biologico” che sostituisce la precedente “vino da uve biologiche”.